All’inizio preparare il fondo. Colla, gesso (steso con la spatola), stoffa o carta. Senza un risultato in mente. Senza un preciso progetto. Procedere d’istinto. Il processo si sviluppa per associazioni visive, contagi, assonanze, contrasti. A volte c’è una linea che conduce e determina. A volte una linea ne interseca un’altra, una rigida l’altra è un filo, così scatta l’incontro, il contatto, e l’opera mi prende la mano e si sviluppa come meglio crede. Prende velocità. Prende energia.
Porre attenzione al variare dei materiali, alla loro reazione nel breve tempo della stesura. Stratificare, graffiare, incidere, tagliare, creare crepe.
Provocare la superficie e far emergere ciò che sta sotto. Creare piccolissime aperture. Ferite salubri.
Il materiale è di scarto all’interno però di un ambito preciso che ho eletto a mia necessità e a mio piacere. Pezzetti di legno, pagine di vecchi libri, ritagli di tessuto, fili, garza.
quadro bianco numero 1
quadro bianco numero 2
quadro bianco numero 3
quadro bianco numero 4