La figura cominciò a dubitare che nel guardare potesse vedere.
Guardando ricordava.
A una giusta distanza, chi guardava nello sguardo della figura poteva vedersi
preso dentro il tracciato di una memoria estranea.
una figura né uomo né donna né vecchia né giovane né viva né morta spaesata cerca un contatto con la memoria la sua tenta di rimettere ordine i ricordi in visioni in parole non si sa se gli riesce tentare è fallire tentare ancora fallire ancora eppure tenta una ricostruzione una ricomposizione si stacca da sé vi ri aderisce le cose non tornano mai traccia attorno a sé un recinto dove stare in pace dove fallire meglio. Il tempo quello di dentro non è una linea procede a salti prima o dopo si confondono i tempi attraversati racchiusi in eventi memorie desideri in una figura. (testi in scritto dentro performance_2013)
Rispecchiarsi nel padre è vedere in anticipo la propria fine.
Lo specchio di chi ci somiglia troppo.
Tutti proveniamo da una matrice.
La sfocatura. Errore salvifico.
Le lenti a specchio.
Guardi dietro di te come allora non avresti potuto e vedi le tue impronte (Samuel Beckett)
Intrecci nella memoria aiutano la creatività e portano a nuove riflessioni sull’opera. Includere immagini d’infanzia rappresenta il ricordo
La creatività si può spingere dall’opera a quello che è intorno ad essa. La composizione esce dalla cornice e si muove nello spazio tridimensionale, ancora più di quanto già il tessuto non offra
Eppure io non credo alla fortuna. Lavoro di cesello. Scelgo nel campo minimo qualcosa che mi parli. Emozionarmi quello proprio non mi riesce. Tranne che quando leggo parole d'altri ad altri. O forse non so leggere l'intima mia scrittura. Ancora.