dentro questo alfabeto_dedicato a Aby Warburg

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Aby Warburg http://www.engramma.it/eOS2/index.php?id_articolo=3013 ad un certo punto della sua ricerca, si abituò a usare una tecnica affascinante. Utilizzava dei pannelli che gli servivano per costruire discorsi attraverso il montaggio visivo. Ho “incontrato” Warburg per caso (ma sappiamo che casualmente incontriamo solo chi e ciò che cerchiamo) dovendo preparare una serie di lezioni per alcuni studenti di teatro. Conoscere il suo pensiero e il suo metodo mi ha rafforzato in ciò che già tentavo. Ha consolidato le mie intuizioni. Lo tengo stretto.

A differenza di Warburg non ho tesi da dimostrare essendo il mio lavoro non scientifico ma esclusivamente artistico, ciononostante Mnemosine ci lega in qualche modo. Dedico a lui questo recente lavoro che come i miei precedenti ha a che fare con una memoria personale che, articolandosi in progetto disegna la memoria di un tempo cha va grosso modo dagli anni 30 ai 60 del secolo scorso.  

Fili che connettono_legano_intercettano.
Intercettare i collegamenti suggeriti dall’accostamento di figure che sono immagini, che sono parole.
I luoghi sono figure. E i luoghi hanno una voce. Chiamano.

Con questo alfabeto costruisco passo a passo senza premeditazione, ma con molta partecipazione intuitiva, un racconto visionario.
Non scrivo ciò che so, ma comincio a saperlo scrivendo.

Messa a fuoco di sguardi_posture_arti che si piegano che indicano che si inclinano.

Dentro questo alfabeto intercetto Mnemosine.
Ogni istantanea lancia un segnale grazie al quale trova un suo posto nella tavola. Finchè la composizione diventa una mappa o un atlante nel quale la geografia è scrittura dei luoghi.
Anche le persone sono luoghi. Mnemosine li connette.

Mappa_atlante_labirinto_prigione che cattura l’attenzione obbligando ad arrestarsi su un nodo a percorrere un filo a correre con lo sguardo in varie direzioni a restare ingarbugliato a schiodarsi. L’apparente groviglio di strade e sentieri è ciononostante percorribile.

L’istantanea permanente estrae dal tempo un istante arresta il flusso temporale strappa l’oggetto dal contesto. C’è un certo tempo tra l’attimo fissato e il momento riservato all’osservazione; questo tempo trascorso fa sì che l’istantanea anche se parla di un tempo passato sia contemporanea.

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firma_pierangela_allegro