Il luogo da cui parlo è il teatro inteso come arte che mette a nudo i propri elementi e procedimenti, che sostituisce alla rappresentazione di un testo la presentazione diretta di un evento, che non descrive ma è, che si apre a diverse interpretazioni, che non tratta direttamente argomenti del presente anche se li contiene.
Un teatro libero di contraddire tutto questo e di essere coerente in tutto. Indisciplinata disciplina.

stanze

Le pagine sono spazio architettura da sfogliare la funzione è altra non è un oggetto è una cosa e non informa non si legge si apre e si compone è teatro labirinto percorso libro stanza. I miei libri sono stanze.

mettere in scena il buio

Cara Cristina, rispondo con il piacere dell’amicizia, all’invito per Sciami di Luce. L’invito rappresenta un pungolo a espormi mentre sai quanto mi piacciano, e sempre di più, le zone d’ombra, ma è un invito a riflettere (ragionare) attorno a temi che a entrambe stanno a cuore e dunque…

per Giac, perdutamente

Emergono ricordi, a strappi. Giacomo che con la sua telecamera ha danzato e cantato con me, Perdutamente. Era il 1991…

lumiére matiére

Incontri internazionali_Venezia Fondazione Cini dal 15 al 17 gennaio 2020_

atlante della memoria

Teoria e pratica di un laboratorio sulla composizione scenica, realizzato con studenti del dipartimento Beni Culturali dell’Università di Padova nel marzo 2015.

scritto dentro

Atti visivi e sonori, come un geroglifico da sciogliere. Al centro una piccola vita che non quadra. Ai margini un pensiero che non vuole più consolazione.

la fotografia di Armin Linke

Pierangela Allegro, Laurent Dupont, Michele Sambin in una fotografia di Armin Linke nel 1989. Invitati da Antonio Attisani al Festival di Santarcangelo…

Anton Webern_un abbaglio

un abbaglio disegna con mano leggera, ma con ferreo convincimento le relazioni che intercorrono tra vita e arte; individua l’esistenza di un legame tra frammenti diversi e tra questi e il caso, l’inciampo, che interrompe il naturale corso delle cose…